Cara Flori per mesi noi cantori abbiamo aspettato fiduciosi il tuo ritorno cercando di farti capire che ti eravamo vicini. Oggi, guardandoci negli occhi, ci rendiamo già conto che ci mancherai.
Ci mancherà la tua voce sempre sicura a cui ci attaccavamo nei punti difficili. Ci mancheranno le tue occhiate da maestra quando sbagliavamo la parte o quando chiacchieravamo anzichè ascoltare le indicazioni di Albano. Ci mancheranno le tue scatolette di liquirizia, che davano tono alla nostra voce! Ci mancherà la tua testa di riccioli indisciplinati in prima fila, che ci ostacolava sempre la vista (guai spostarte dal to posto fisso davanti al direttore!). Ci mancheranno le tue grida di aiuto divertite quando capitavi nelle grinfie dei tenori. Ci mancheranno i tuoi consigli e commenti pacati e tranquilli quando ci confidavamo con te, stanche o nervose.
Ora però ci consola il pensiero che tu stia cantando a piena voce nel coro celeste, aspettando il nostro arrivo per intonare ancora un canto insieme.
A presto Flori...